MESE di MAGGIO
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- 8 mag 2018
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Ho messo dei fiori con l'acqua in un vaso,
il loro profumo ho tirato su nel naso.
Erano esotici, venivano da lontano,
in un mazzo fasciato con un nastro strano.
Scenografia da teatro, un mare di colore,
belli da guardare, ma gli mancava il cuore.
Mi sono ricordato quand'ero bambino,
uscivo di casa e correvo in giardino.
C'era nell'aria una magia
che ricordo con nostalgia.
Suonavano le campane a sera,
era il mese della preghiera.
Venivan dai campi il profumo del fieno,
il riflesso nel cielo dell'arcobaleno,
volavano le rondini dopo la pioggia,
ritornavano al nido sotto la loggia.
C'erano insetti a strisce nere e dorate,
le dorifore sparse sulle patate,
nell'arrembaggio i maggiolini
sfrigolavano le ali sui biancospini.
C'era nell'aria un miscuglio di odori
che pungevano il naso, sembravan sapori.
Mi pareva di sentire un profumo bruciato,
ma buono, dolce, di caffè tostato.
Non dormo, ma mi sono svegliato,
non ricordo, mi sono addormentato ?
Ho sognato un prato pieno di fiori
senza nastri strani, con tanti colori.
C'ero anch'io in quel mondo fatato,
adesso mi accorgo di esserci nato.
L'ho ricercato in un prato bagnato,
nell'erba. Non c'è più. Non l'ho trovato.

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