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Il PAGLIUCA Isidoro (1951 – Prima media)

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  • 29 apr 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Il Pagliuca Isidoro era sordo come una campana, ma quanto a nuotare non lo batteva nessuno.

Aveva un fisico della Madonna, e d’estate si faceva vedere tutto figo davanti alla passeggiata alla Riva del lago, con tuffi carpiati dalla cima dei pali del pontone dell’imbarcadero, dove attraccano i battelli.

Tutti si fermavano a guardarlo e lui si esibiva come fosse l’Ester Williams.

Già una volta aveva fatto la cazzata di tuffarsi dal palo più alto quando il lago era basso: tutto bene! Ma era riemerso con un culo di bottiglia piantato sulla testa, era tutto sorridente, perché le ferite sott’acqua non ti fanno sentire subito il dolore: ugualmente furono subito 7 giorni di ospedale!

Era diventato famoso per quel tuffo con la bottiglia piantata in testa, per cui appena guarito aveva ripreso coi tuffi come sempre, esibizionista e stronzo, ma bravo davvero!

La sua specialità era il tuffo con piroetta da dietro.

Si arrampicava sul palo più alto dell’imbarcadero: con le spalle al lago, si dava la spinta, girava due volte e “Zak!” si infilava in acqua senza spruzzi.

Un numero da vero acrobata.

Anche io e il Poldo giravamo per l’imbarcadero con <tuffi di culo> tuttavia molto scarsi, per cui finivamo sempre sotto al pontile a guardare - da sotto attraverso le fessure delle assi - le mutande delle donne , ma senza convinzione.

Quando c’era il Pagliuca tutta l’attenzione era per lui, la gente si fermava appoggiata alla ringhiera a guardarlo.

E quel giorno era davvero in forma.

Prima si esibì per un lungo tratto in perfetto stile libero, poi si è arrampicato sul suo pilastro, quello più alto.

“Adesso fa il tuffo con piroetta all’ indietro!” dico al mio amico Poldo.

Infatti prima se ne sta lì in cima a fare il figo per un po’…

Sta arrivando il battello, gli spettatori sono numerosi anche dal battello, e lui indugia ancora e fa qualche mossetta da culo prima dell’esibizione.

“Che stronzo!” commenta il Poldo sottovoce.

Il battello si avvicina al pontile, il custode del pontile predispone la passerella e intanto gli grida di scendere dal palo, ma il Pagliuca se ne frega e in più è anche sordo.

Il capitano del battello sbaglia l’avvicinamento d’attracco, per cui fa macchina indietro tutta mentre il Pagliuca si gira per il tuffo: tutti a guardarlo.

Il battello arriva tutto di lato adesso, in modo anomalo. E tutti a gridare: “No, Pagliuca aspetta!” solo che lui li crede applausi, sordo com’è!

Il Poldo sibila ancora : “Ma va’ che stronzo!”

Il Pagliuca salta e cade proprio sul battello.

Fece due mesi di gesso, ma divenne famoso anche perché era caduto su una turista tedesca abbastanza carina, e poi divennero amici all’ospedale



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