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SCHIZZI STORICI

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  • 10 giu 2018
  • Tempo di lettura: 6 min



SCHIZZO 421 – appunti -

Giorno 15 aprile 2018, poche ore dopo l’attacco di USA, G.B. e Francia contro la Siria.


Il portavoce militare USA ha dichiarato che sono stati lanciati contro la Siria 103 missili di vario tipo, contro istallazioni per la produzione di gas asfissianti e depositi di tali ordigni, precisando però sia che si è evitato di colpire altri bersagli come gli aeroporti sia che tali missili hanno accuratamente evitato di invadere gli spazi aerei dove insistono le due basi russe in Siria.

Il portavoce ha concluso che la precisione è stata massima e ha rimarcato che comunque la cosa non finisce qui.

Dunque: Missione compiuta! (affermazione già fatta da Trump alla nazione USA)




La dichiarazione russa a commento dopo qualche ora dice a grandi linee:

* Degli oltre cento missili lanciati dalla coalizione USA G.B. e Francia, 70 sono stati abbattuti dalla contraerea missilistica siriana che utilizzava apparati “sovietici” (sic. quindi implicitamente vetusti)

Ha elencato gli obiettivi dell’attacco, dicendo che tutti i missili indirizzati sugli aeroporti sono stati abbattuti, mentre circa trenta di loro hanno colpito magazzini e depositi vuoti da tempo, e strutture industriali obsolete che nulla hanno a che fare con gas asfissianti di qualsiasi tipo.

La risposta all’attacco è stata condotta esclusivamente dall’esercito siriano, mentre le forze russe erano al massimo livello di allerta e l’aviazione controllava in volo lo spazio aereo. Le basi russe sono dotate di risposte missilistiche S/300 e S/400 di ultima generazione attivate ma non sono state usate.

I danni procurati da quest’attacco banditesco (sic.) sono stati irrilevanti grazie alla precisione della risposta dell’esercito siriano, da noi addestrato, ma soprattutto per l’inconsistenza degli obiettivi. Dopo di che a breve ai nostri alleati della zona forniremo apparati più avanzati, adeguati ad affrontare simili future minacce.

Le dichiarazioni iraniane sono state di ferma condanna e hanno definito i tre attaccanti come dei veri criminali.

Dal punto di vista militare tale attacco è da considerare un fallimento completo.

Il messaggio è chiaro: non pensate di poterci colpire senza ricevere una precisa rappresaglia. Tecnologicamente fate pena, e dai tempi del Tonkin (guerra del Vietnam) ad oggi di tempo ne è passato, quindi basta bugie.

Gli altri: I cinesi chiedono di battere la via diplomatica.

Gli iraniani definiscono i tre aggressori come dei criminali (perché sanno di essere i

prossimi sulla lista.)

Spiegazione e interpretazione

Tutto risale agli anni ’70 quando fu firmato l’accordo ABM,

Il trattato anti missili balistici - conosciuto anche come trattato ABM (in inglese ABM Treaty) venne firmato da USA ed URSS il 26 maggio 1972 ed entrò in vigore il 3 ottobre dello stesso anno. che ha garantito “L’equilibrio del terrore “ per più di trenta anni.

I due schieramenti della guerra fredda si erano reciprocamente proibiti di produrre missili anti missili, per cui ognuna delle due parti si consegnava nelle mani dell’altro, cioè — in caso di attacco da una parte - l’altra - era garantita di poter fare altrettanto contro l’aggressore.

L’infelice Presidente USA Bush Junior, nel 2002 denuncia ed esce da tale accordo ABM mettendosi a sviluppare missili in grado di bloccare eventuali attacchi sul suolo americano.

Gli USA quindi, possono attaccare la Russia perché essa avrà a disposizione una rappresaglia limitata perché il territorio USA è difeso da questi missili antimissili. I russi potranno solo colpire l’Europa, il Giappone e la Cina.

Questa, la conseguenza dell’uscita dal trattato ABM operata da Bush.

(da qui anche i dubbi e le critiche alla NATO di quelli che sono restati allo scoperto come il Giappone, nonostante l’installazione di nuovi missili in Europa e Corea del Sud.)

Passano quindici anni.

Putin — pochissimo tempo fa (2018) in un discorso pubblico davanti all’Assemblea nazionale — ha solennemente dichiarato che la situazione strategica del mondo è cambiata completamente, e che nuove tecnologie e le nuove armi che sono a sua disposizione, impongono la completa revisione dello scenario mondiale della sicurezza e della pace.


Di che cosa si tratta?

Attenzione! La dichiarazione è chiara e precisa “...armi di cui dispongo e ho a disposizione ...”!

Di che cosa dispone?

A – Nuova generazione di missili con motore atomico in grado di volare a velocità nove-dieci volte perfino a 15 volte,quella del suono, per di più a gittata illimitata, ma soprattutto con possibilità di manovra in volo. Perciò, è solo un esempio, può essere lanciato un missile verso il Polo Nord, per poi dirottarlo e colpire Buenos Aires, circa un’ora dopo. La velocità altissima e l’altezza (rasoterra: circa 30 metri dal suolo) è tale per cui risulta non visibile ai radar finora costruiti e progettati. .



B - Un tipo di drone subacqueo capace di una velocità di 200 Km ora, con motore atomico di durata illimitata che può essere depositato nella prossimità delle coste vicine all’obiettivo ed essere attivato dopo anni o anche decenni.

Una millanteria? Non credo proprio, perché nessuno gli ha replicato nel merito: ciò significa che anche altri stanno studiando ordigni analoghi, e magari ne hanno anche loro a disposizione.



Dato per vero quanto solennemente dichiarato da Putin davanti alla Assemblea Nazionale con dovizia di documentazione proiettata su un enorme schermo, il significato è chiaro:

Tutti gli apparati su cui si basa da sempre la difesa e l’offesa strategica (aria, acqua e terra), sono diventati improvvisamente carta straccia, comprese le enormi portaerei USA dove una sola di loro costa come l’intero bilancio annuale della difesa dell’Inghilterra.

Ma non siamo ancora arrivati al punto.

Va chiarito che ci sono in corso almeno una decina di guerre.

Ne nomino qualcuna:

guerra cibernetica (dove gli USA sono nettamente in vantaggio)

Il termine guerra cibernetica(noto nell'ambito operativo militare del mondo anglofono come cyberwarfare) è l'insieme delle attività di preparazione e conduzione di operazioni di contrasto nello spazio cibernetico . Si può tradurre nell'intercettazione, nell'alterazione e nella distruzione dell'informazione e dei sistemi di comunicazione nemici, procedendo a far sì che sul proprio fronte si mantenga un relativo equilibrio dell'informazione. La guerra cibernetica si caratterizza per l'uso di tecnologie elettroniche, informatiche e dei sistemi di telecomunicazione.

guerra climatica (dove la marina USA ha dichiarato che nel 2025 sarà in grado di controllare il clima)


guerra finanziaria (di cui tutti hanno conoscenza ma di cui difficilmente i mezzi di comunicazione spiegano il punto centrale della contraddizione)


https://www.rischiocalcolato.it/2017/06/la-strategia-della-guerra-finanziaria-dellamerica.html


guerra energetica (dove la Russia è in grave affanno)


https://motherboard.vice.com/it/article/j5b34k/come-una-guerra-energetica-nei-balcani-ha-ritardato-gli-orologi-europei-di-5-minuti


guerra ecologica (dove gli USA manifestano la seconda loro grande contraddizione)


guerra personale (strana e apparentemente assurda, legata a concezioni morali, di principio e di formazione e controllo dell’opinione pubblica attraverso Internet)

guerra commerciale


Nel complesso questi motivi di grave contrasto riflettono il distacco degli USA per loro doloroso, dal controllo e dalla prevalenza nel mondo: una situazione che dopo l’89 loro immaginavano acquisita per sempre.

In questa logica di generale caduta, gli USA con i vari suoi amici, cercano di mantenere la prevalenza in ogni teatro e a tutti i costi, dove però in vario modo, rischiano invece di venire ridimensionati sempre più velocemente.

Questo interventismo comporta costi e rischi globali continui, anche perchè attuato senza avere maturato finora una strategia di equilibrio verso cui puntare per bloccare il processo. (Vedi allora Ucraina, Polonia, Nord Corea, ma soprattutto l'Europa dove l’ingombrante presenza della Germania disegna e promette evoluzioni variegate ma anche imprevedibili allo stato attuale).

Da ultimo appare abbastanza chiaro che l’intervento in Siria va considerato in questo quadro globale la cui definizione è continuamente tenuta nascosta all’opinione pubblica, e configura uno scontro globale diffuso all’interno di una logica che costituisce la “guerra mondiale fatta a pezzi”. (come l’ha definita il Papa).

PS. Nel famoso discorso di Putin riguardo alle armi strategiche di nuova generazione, in una frase egli dichiara che tali armi saranno usate in difesa della Russia e dei “suoi alleati”. Appare chiaro che si riferisce, per ora, alla Cina (che per ora ha grossi ritardi nel campo strategico militare ) ma anche all’Iran. L’alleanza strategica Russia - Cina sarebbe una debacle per gli USA, per cui vale la pena di considerare (o anche temere?) le possibili evoluzioni e reazioni.

L’evoluzione che ci interessa approfondire di più adesso, è quella del rapporto eventuale con la Germania e all’altro estremo, con il Giappone.



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