SCHIZZI STORICI (il seguito)
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- 21 giu 2018
- Tempo di lettura: 3 min

Schizzo N. 431
La complessità di dominare il mondo –
USA anno 2018

Dopo la fine della guerra fredda gli Usa hanno accettato, come fatalità, come destino, o come premio della storia, (A voi la scelta!) il ruolo di supremazia solitaria nel mondo, con l’obbiettivo di mantenerla per sempre.
Da allora come si è mossa la solitaria superpotenza?
1 – Gli Usa hanno costruito, un colossale deficit commerciale con cui creano dipendenza verso i suoi Stati-clienti, e che fa del dollaro la moneta globale
2 – accolgono milioni di immigrati per compensare il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione, e per il mantenimento della base di reclutamento della fanteria di un esercito di più di due milioni di uomini. (più un altro 25% di “contractors” cioè mercenari).
3 – inoltre mantiene e sviluppa il controllo delle vie marittime con lo strapotere della sua
marina.
4 – da ultimo, ma non per ultimo, opera e controlla che nessun soggetto domini il continente cui
appartiene.
Le conseguenze interne di questa strategia sono state molteplici, e per ora considero solo quella dell’esplosione progressiva degli apparati burocratici di controllo e di informazione, come NSA, FBI e CIA, e il Dipartimento di Stato che nell’insieme costituiscono lo stato profondo burocratico, pervasivo e radicato.
Accanto a ciò enorme è stato lo sviluppo dell’“apparato militar – industriale”, un complesso economico e di potere già avvertito come minaccioso per la democrazia dal presidente Eisenhower negli anni ’50.
Lungo più di 70 anni pochi sono stati gli aggiustamenti della linea: pochi e in ogni caso solo tattici. Gli obbiettivi strategici non sono mutati, mentre in questo lungo periodo il costo generale ed economico dei due apparati è progressivamente aumentato, mentre la credibilità degli obbiettivi americani, la fiducia, la presa psicologica nell’opinione del mondo dell’America come portatrice di libertà e benessere è mutata radicalmente.
Due anni fa il nuovo Presidente si è presentato come il portatore di cento rozze innovazioni, che nell’insieme rappresentano una strategia diversa.
Trump propone un semi -isolazionismo, con rapporti commerciali verso tutti, senz’altro tipo di legame, propone una alleanza con la Russia (che possiede tanta terra), e propone un'antipatia di tipo ideologico verso l’Iran: il tutto allo scopo di alleggerire gli USA da paesi che, secondo lui, la stanno portando a fondo.
Tutto ciò quindi porta la rinunciare ad essere quella solitaria mono potenza globale, di cui solo gli stupidi si vogliono fregiare a tutti i costi, così dice Trump!
KAZZO (o perdindirindina): ma allora potete immaginare che razza di questione si è aperta soprattutto all’interno dello stato, ma anche tra gli alleati, e nel mondo intero!
Lo scontro tra il Presidente e lo stato profondo burocratico è ancora in corso ma pare che la prevalenza degli apparati sia totale.
Le agenzie federali hanno prevalso soprattutto partendo dalla questione russa che vedono come un tradimento anche solo immaginare una alleanza USA - Mosca.
I burocrati restano convinti che sia facile, necessario e poco costoso condurre Mosca al collasso, cosa utile per ricondurre gli europei sotto l’ombrello della casa bianca in modo definitivo.
Intendersi con Putin è bestemmia e tradimento.
Il compito di provocazione e destrutturazione, per il momento, è stato appaltato ai Paesi centro orientali dell’Europa, attraverso l’accordo fatto nel 2015 in Romania partendo dal collocamento di nuovi armamenti e di batterie di missili ai confini russi.
Una nuova cortina di ferro (stavolta irta di armamenti di ogni tipo) si è estesa dal Baltico all’Ucraina, ed è una cortina molto più pericolosa ed instabile di quella che un po’ tutti conoscevamo, perché viene affidata alla supervisione di una decina di governi e oligarchi dotati di un senso di responsabilità a volte di uno spessore al limite del criminale.

continua alla prox
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